SENTIERI ED ITINERARI PER CONOSCERE IL COMUNE DI FAEDIS

In questa sezione troverete alcune proposte di sentieri ed itinerari da poter seguire per scoprire e vivere al meglio il territorio faedese (Nella foto il Pian delle Farcadizze, sopra Canebola).

E’ comunque consigliabile acquistare una cartina dove siano segnalati accuratamente tutti i sentieri (foglio n° 26 – Prealpi Giulie Valli del Torre – Casa Editrice Tabacco) oppure utilizzare la cartina sopra (OpenStreetMap) sulla quale sono già segnati i principali sentieri del Comune di Faedis. Le passeggiate che proponiamo sono accessibili a tutti, non sono particolarmente difficili e danno la possibilità di ammirare dei bellissimi paesaggi: dai punti più alti, nelle giornate limpide il panorama arriva fino al mare.

Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea secondo l’Obiettivo 5B, il comune ha sistemato i sentieri della zona con tabelle, ponticelli, camminatoi ecc.. In ognuna delle seguenti pagine troverete la descrizione specifica dei percorsi presentati, che vanno dalle belle passeggiate tra i boschi e i prati del comune, ad un giro tra i luoghi più suggestivi del patrimonio artistico faedese.

IL GIRO DEL COMUNE DI FAEDIS

Questo è il percorso del tradizionale Giro del Comune che viene svolto ogni anno in una delle domeniche di marzo. Si parte dalla piazza di Faedis, m 170 s.l.m., per la chiesetta di San Rocco o per i Castelli, imboccando successivamente il sentiero che arriva a Porzûs, m 683 s.l.m.. Poco dopo il paese si può scegliere di passare per Clap, m 684 s.l.m., per poi ricongiungersi sul Monte Carnizza, m 981 s.l.m., oppure continuare a seguire il sentiero fino ad arrivare direttamente al monte.

Proseguendo si passa per il Monte Iauar, m 1005, per poi arrivare alle “famose” malghe di Porzûs, m 968 s.l.m., teatro del tragico evento avvenuto nel febbraio del 1945. Dopo le malghe si prosegue per il Monte Spich, m 924 s.l.m., per poi scendere ed arrivare alla strada forestale che ci porterà alle Farcadizze (le Farcadizze sono una delle zone più belle del comune: si tratta di una vallata, situata poco sopra Canebola a cui si accede attraverso la Bocchetta di Sant’Antonio), dove si proseguirà fino al confine di stato nei cui pressi si imboccherà per un tratto il sentiero Italia (n° 744).

Dopo aver lasciato il sentiero Italia si continuerà per una serie di sentieri che, costeggiando la vetta del Monte Joanaz, m 1167 s.l.m., ci porterà al Rifugio omonimo, m 949 s.l.m., sotto il Monte Caludranza, m 974 s.l.m.. Passato il rifugio si proseguirà verso il Monte San Lorenzo, m 913 s.l.m., poco sopra Valle, da qui si si potrà scegliere se proseguire per Valle, m 678 s.l.m., o per Pedrosa, m 754 s.l.m.. Qualsiasi scelta si faccia, bisognerà poi prendere la strada comunale che porta a Costalunga, m 593 s.l.m.. Da qui si prenderà il sentiero che porta al Monte Forchiai, m 482 s.l.m., per poi scendere a Raschiacco, m 179 s.l.m. e successivamente incamminarsi per Faedis, seguendo Via Cuarde.

Questo itinerario dà la possibilità di ammirare in pieno il panorama che offrono le montagne di Faedis, particolarmente suggestivo da Valle, Costalunga e Canebola. L’equipaggiamento necessario per affrontare questo percorso è molto semplice: basta un paio di scarponi oppure scarpe da trekking e in caso di mal tempo è consigliabile portare una giacca a vento o un K-way, a seconda delle stagioni. La durata dell’escursione va dalle 9 alle 12 ore.

SENTIERI STORICI DEL COMUNE DI FAEDIS

I sentieri qui presentati sono stati ripuliti e sistemati grazie ai contributi dell’Obiettivo 5B della Comunità Europea. Tali sentieri sono inseriti anche nelle tabelle informative collocate in Piazza I maggio a Faedis e all’inizio di ogni sentiero. Ogni sentiero è stato segnato scrupolosamente con tabelle ed indicazioni precise.

1° Percorso – Castelli di Zucco e Cucagna

Si parte da Borgo S. Anastasia, m 181 s.l.m.. Questo borgo, collocato proprio sotto i manieri, ha origine al tempo della costruzione dei castelli quando qui c’erano le abitazioni dei servi e le stalle; il suo nome deriva da un’antica chiesa ora scomparsa. La nostra camminata inizia con l’avviarsi per il sentiero che fin dal Medioevo è l’unica strada di accesso ai Castelli di Zucco e Cucagna. Dopo circa 15 – 20 minuti di camminata arriviamo al Castello di Zucco, m 299 s.l.m., dove possiamo ammirare la chiesetta del XVI secolo oltre ad uno splendido panorama. Proseguendo attraverso il sentiero, dopo circa una decina di minuti arriviamo al Castello di Cucagna, m 357 s.l.m, la cui ricostruzione è a buon punto, particolarmente suggestiva e l’imponente torre interamente restaurata.
Passato il Castello di Cucagna dopo qualche minuto si giunge ad un incrocio di sentieri dove si puo: proseguire la camminata salendo a Porzûs; scendere a Poiana; continuare verso Faedis.
Scendendo verso Poiana è possibile continuare la camminata per i boschi fino ad arrivare al Castello di Partistagno sopra il Borgo Faris in comune di Attimis. Verso la fine del 1200 il Castello di Partistagno, insieme ai suoi possedimenti passò alla famiglia Cucagna su ordine del Patriarca di Aquileia, per estenzione della casata.
Continuando verso Faedis invece proseguiremo sul sentiero che conduce alla chiesetta di San Rocco.
(Nei lavori di restauro della chiesetta è emerso un ciclio di affreschi su San Giorgio datati tra il 1300 e il 1400, della scuola di Vitale da Bologna).
Lungo il sentiero si passa vicino ai resti di una costruzione, che probabilmente fungeva da torre di controllo al periodo dei Castelli.
Il giro dura all’incirca 1 ora 20 minuti e non necessita di un abbigliamento particolare, basta che sia sportivo e comodo.

2° Percorso – Canal di Grivò, Baita Topli Uorch (Malghe di Porzûs)

La camminata incomincia a Canal di Grivò, m 228 s.l.m., dove prenderemo il sentiero per Gradischiutta, m 364 s.l.m.. Dopo questa tappa continueremo per la chiesetta di S. Maddalena del XIV secolo, probabilmente costruita sulle rovine di un antico fortilizio. La tappa successiva è Clap, m 684 s.l.m.; da qui proseguiremo per il sentiero che conduce al Monte Iauar, m 1005 s.l.m.. Dopo questo ci dirigeremo verso le malghe di Porzûs, teatro del tragico evento del febbraio 1945.
A Clap si può decidere anche di allungare il percorso di almeno un’oretta, procedendo per Porzùs.
La camminata dura circa 2 ore e 40 minuti; per affrontarla più comodamente sarebbe meglio indossare un paio di scarpe da trekking o se preferite scarponi. Arrivati alle Malghe si può decidere anche di proseguire verso la Bocchetta di Sant’Antonio prendendo il sentiero il cui imbocco e sulla strada che conduce alle Malghe.

3° Percorso – Stremiz, Canebola, Mont Joanaz

Questo è un sentiero dei più vecchi, molto utilizzato in passato. Si parte da Stremiz, m 315 s.l.m., incamminandoci per il sentiero che conduce a Canebola, m 669 s.l.m.. Da Canebola si prosegue verso la Bocchetta di Sant’Antonio, m 788 s.l.m., attraverso la quale si accede alle Farcadizze, una valle di particolare pregio naturalistico. Dopo la Bocchetta di Sant’Antonio proseguiamo per il Monte Joanaz, m 1167 s.l.m..
La camminata dura circa 2 ore e 20 minuti e per affrontarla più comodamente sarebbe meglio indossare un paio di scarpe da trekking o se preferite scarponi.

4° Percorso – Canebola, Pedrosa, Valle, Mont Joanaz

Questa itinerario dà il modo di assaporare al meglio il paesaggio che si può ammirare dalle montagne faedesi. La camminata inizia a Canebola prendendo il sentiero per Pedrosa, arrivati a Pedrosa, si può continuare o verso Valle allungando un pò la passeggiata o verso il Monte San Lorenzo. La meta successiva sarà il Monte Joànaz, a 1167 metri s.l.m. La durata della camminata è di circa 3 ore. Abbigliamento e scarpe adeguate.

5° Percorso – Canal del Ferro, Costalunga, Raschiacco

La camminata inizia a Canal del Ferro, una borgata sopra Faedis, che si raggiunge attraverso la strada che porta a Canal di Grivò. L’antica mulattiera che porta a Costalunga può essere presa a Canal del Ferro di sopra, m 204 s.l.m., oppure a Canal del Ferro di sotto, m 188 s.l.m.. Da qualsiasi punto si inizi, il sentiero ci condurrà direttamente a Costalunga, m 593 s.l.m.. Da qui proseguiremo per il Monte Forchiai, m 482 s.l.m.. Lungo questo sentiero, a metà strada tra Costalunga e il Monte Forchiai, si potrà scegliere di scendere per la strada forestale, che si trova qualche metro sotto, arrivando alla Ponca, pozza d’acqua sul torrente Grivò. Continuando per il sentiero invece si arriverà a Raschiacco, m 179 s.l.m..
La camminata dura circa 1 ora e 30 minuti e per affrontarla più comodamente sarebbe meglio indossare un paio di scarpe da trekking o se preferite scarponi.

6° Percorso – Anello “Nel Ban”

Grazie al lavoro della Pro Loco di Soffumbergo (soffumbergo@yahoo.it), degli abitanti ed ex abitanti di Colloredo di Soffumbergo e Valle e grazie al supporto fornito dalla Comunità Montana Torre Natisone Collio e della Banca Popolare di Cividale è stato possibile recuperare e rendere fruibile, un pezzo importante dei boschi che vestono le colline del Comune di Faedis.
“Nel ban” è una rete restaurata di sentieri nella zona tra Colloredo e Valle, tra il Comune di Faedis e Torreano, dove il visitatore può trovare il contatto con la natura immerso nel silenzio e nella tranquillità del bosco.
Il livello di difficoltà varia tra il livello Turistico e Escursionistico della Scala elaborata dal CAI. E’ ben segnalato, oltre alla segnaletica convenzionale ci sono ulteriori 18 tabelle. Il dislivello è di 405 metri.
Sono consigliati Scarponi leggeri ma alti, e la borraccia. I vari percorsi suggeriti hanno una durata media di circa un’ora e mezza. I sentieri sono percorribili tutto l’anno, ricordandosi che nei mesi autunnali viene praticata l’attività venatoria e che i sentieri attraversano proprietà private.

ITINERARI NELLA NATURA DEL COMUNE DI FAEDIS

Il giro parte a scelta dal sentiero per la chiesetta di San Rocco oppure da quello che porta ai Castelli. Entrambe le alternative poi si congiungono nel sentiero per Porzûs, m 683 s.l.m.. Poco dopo aver passato Porzûs si presentano due possibilità. La prima consiste nel fare un giro per le Farcadizze (il Piano delle Farcadizze è un’ampia conca situata poco sopra Canebola a cui si accede attraverso la Bocchetta di Sant’Antonio. Questa vallata, attraversata dal torrente Rieca, offre un paesaggio e un ambiente naturale veramente suggestivi), per poi proseguire per Valle. La seconda possibilità invece consiste nel dirigersi a Valle passando per Clap e Canebola.

La prima alternativa ci porta a proseguire per il Monte Carnizza, m 981 s.l.m., superato il quale ci incamminiamo per il Monte Iauar, m 1005 s.l.m., per poi continuare per le “famose” malghe di Porzûs, teatro del tragico evento del febbraio 1945. Dopo le malghe ci dirigeremo verso il Monte Spich, m 924 s.l.m., per poi scendere ed arrivare alla strada forestale che ci porterà nelle Farcadizze. Attraversata la vallata arriveremo alla Bocchetta di Sant’ Antonio, m 788 s.l.m., da qui scenderemo verso Canebola per imboccare il sentiero per Valle.

La seconda alternativa invece, prevede che la camminata prosegua per Clap, m 684 s.l.m., per poi continuare sulla strada comunale che porta a Canebola, m 669 s.l.m., da dove prenderemo il sentiero per Pedrosa e Valle.

A metà della strada si potrà decidere di scendere a Stremiz, seguendo il primo tratto del torrente Grivò, immersi un ambiente molto suggestivo, e rinfrenscante soprattutto nelle giornate estive più calde.

Continuando sul sentiero per Valle si arriverà a Pedrosa, m 754 s.l.m., si continuerà poi per il Monte San Lorenzo, m 913 s.l.m., da cui, scendendo attraverso i “Prati della Chiesa”, che offrono un paesaggio unico, si arriverà a Valle, m 678 s.l.m.. La nostra camminata proseguirà per Costalunga, m 593 s.l.m., attraverso la strada comunale, continuando poi per il sentiero che porta a Canal del Ferro, dove si concluderà. Questa escursione dura tra le 7 e le 9 ore e per affrontarla più comodamente sarebbe meglio indossare un paio di scarpe da trekking o se preferite scarponi.

I BOSCHI DEI COMUNAI

Una menzione meritano anche i “Comunai”, situati a ovest di Faedis. Queste terre al tempo dei Cucagna appartenevano, come si può intuire, all’intera comunità: ognuno poteva far pascolare i propri animali, raccogliere le legna o i frutti del bosco. Questa zona è ricca di vegetazione e dà la possibilità di fare qualche bella passeggiata, immersi nel verde e nella quiete.

Per arrivare ai “Comunai” si prende Via Stentarie, alla destra del Municipio, che ci guiderà lungo tutta la zona fino ad arrivare all’abitato di Bellazoia (in comune di Povoletto). I “Comunai” sono attraversati da numerosi sentieri e stradine che offrono percorsi alternativi.

Non c’è bisogno di un equipaggiamento particolare per affrontare questa camminata, ma se volete andare per i sentieri e le stradine vi consigliamo un abbigliamento sportivo. La durata delle passeggiate varia in base alle scelte che si fanno. Possono essere di una mezz’ora come pure di qualche ora.